
-----------------------------------Fai ciò che credi...ma credici fino in fondo (Vasco)-------------------------------
lunedì 24 dicembre 2007
domenica 23 dicembre 2007
Ora Basta!!!
Dopo la partita Inter Milan finita pochi minuti fa, posso dire " le tuta na Magnaria!"
Per in non veneti specifico che la frase vuol dire che ci sono tramacci sotto queste partite.... Non voglio nemmeno fare l'esempio degli episodi perchè dovrei perdere mezza giornata!
Per in non veneti specifico che la frase vuol dire che ci sono tramacci sotto queste partite.... Non voglio nemmeno fare l'esempio degli episodi perchè dovrei perdere mezza giornata!
lunedì 17 dicembre 2007
lunedì 10 dicembre 2007
DUE O TRE COSE CHE NON SAPPIAMO SULLA BIBBIA
Premessa: In questa sede per "Bibbia" intendiamo esclusivamente il testo sacro, o Tanach, composto dei 39 singoli libri originali (Isaia, Ezechiele, Genesi, Esodo...ecc.) del canone ebraico. (Lista che, per la precisione, differisce per alcuni libri da quella adottata dal nostro "Vecchio Testamento").
IL TESTO ORIGINALE
I testi biblici erano scritti - in ebraico antico ovviamente, eccetto per brevi segmenti in aramaico - su lunghi rotoli di pelle, o di pergamena. Ben lungi dall'essere leggibili a prima vista, però, questi rotoli apparivano al lettore come una sequenza interminabile di lettere, dalla prima all'ultima riga. (In realtà, come si vede dalla foto accanto, ogni tanto ci sono delle spaziature multiple, che indicano però delle pause "emotive", e non hanno nulla a che vedere con la composizione delle singola parole).
Non sono indicate le parole vere e proprie, ma devi trovartele tu, separando i gruppi di lettere al punto giusto. E siccome in realtà gli ebrei non scrivevano nemmeno le vocali, l'equivalente per noi sarebbe stato questo:
Moltiplicate questo rebus per circa 2 milioni e mezzo di lettere consecutive, ed avrete davanti la Bibbia originale.
INTERPRETABILITA'
Il problema dell'"interpretabilità" della Bibbia è quindi a strati multipli, poichè bisogna prima di tutto mettersi d'accordo su quello che c'è effettivamente scritto sopra. Soltanto dopo si potrà affrontare un'eventuale lettura allegorica, o simbolica, del testo, e casomai, in ultimo, quella ancor più complessa ed arcana detta esoterica, o "cabalistica".
In un testo cosi lungo si verificano, per pura legge statistica, migliaia di casi in cui certe lettere possono essere attribuite sia alla parola precedente che a quella seguente, dando comunque un senso compiuto. L'udito, oppure lu dito? (Per un sardo, il problema potrebbe anche porsi).
Vi sono poi altrettanti casi in cui la variazione delle semplici vocali può dare adito a letture completamente diverse. Una cosa è dire "ti amo tanto", ben altra è dire "tu mi tenti", anche se le consonanti - t m t n t - rimangono le stesse. (Per non parlare poi di "temo i tonti", o di "Tom è tinto").
Naturalmente, nel corso del tempo le varie generazioni di rabbini sono giunte ad un consenso di massima sul significato di ogni frase, che è rispecchiato dalla moderna versione ebraica della Bibbia. Già che c'erano hanno pensato bene di aggiungere anche le vocali, e di staccare le parole. Anche l'occhio vuole la sua parte.
LA GENESI
Se ora noi confrontassimo il testo originale della Behreshit con quello della nostra Genesi, rimarremmo probabilmente di stucco. Che dire, ad esempio, di fronte alla scoperta che il mondo non sarebbe stato creato affatto da "Dio" (singolare maschile), ma da una allegra combriccola di "Dei"? Il termine Elohim infatti, che nella nostra Genesi è tradotto con "Dio", in ebraico è solo plurale, ed è sia maschile che femminile. (Qualcuno ricorda la frase "infelice" di Papa Luciani, che prima di morire volle farci sapere a tutti i costi che "Dio è uomo, ma anche donna"?).
Ci sono altre considerazioni da fare, ma non ho il tempo materiale per riportarle...se qualcuno fosse interessato visiti questo sito:
http://www.luogocomune.net/site/modules/sections/index.php?op=viewarticle&artid=4
IL TESTO ORIGINALE
I testi biblici erano scritti - in ebraico antico ovviamente, eccetto per brevi segmenti in aramaico - su lunghi rotoli di pelle, o di pergamena. Ben lungi dall'essere leggibili a prima vista, però, questi rotoli apparivano al lettore come una sequenza interminabile di lettere, dalla prima all'ultima riga. (In realtà, come si vede dalla foto accanto, ogni tanto ci sono delle spaziature multiple, che indicano però delle pause "emotive", e non hanno nulla a che vedere con la composizione delle singola parole).

P r a t i c a m e n t e l a b i b b i a a p p a r i v a s c r i t t a c o s ì
Non sono indicate le parole vere e proprie, ma devi trovartele tu, separando i gruppi di lettere al punto giusto. E siccome in realtà gli ebrei non scrivevano nemmeno le vocali, l'equivalente per noi sarebbe stato questo:
P r t c m n t l b b b p p r v s c r t t c s
Moltiplicate questo rebus per circa 2 milioni e mezzo di lettere consecutive, ed avrete davanti la Bibbia originale.
INTERPRETABILITA'
Il problema dell'"interpretabilità" della Bibbia è quindi a strati multipli, poichè bisogna prima di tutto mettersi d'accordo su quello che c'è effettivamente scritto sopra. Soltanto dopo si potrà affrontare un'eventuale lettura allegorica, o simbolica, del testo, e casomai, in ultimo, quella ancor più complessa ed arcana detta esoterica, o "cabalistica".
In un testo cosi lungo si verificano, per pura legge statistica, migliaia di casi in cui certe lettere possono essere attribuite sia alla parola precedente che a quella seguente, dando comunque un senso compiuto. L'udito, oppure lu dito? (Per un sardo, il problema potrebbe anche porsi).
Vi sono poi altrettanti casi in cui la variazione delle semplici vocali può dare adito a letture completamente diverse. Una cosa è dire "ti amo tanto", ben altra è dire "tu mi tenti", anche se le consonanti - t m t n t - rimangono le stesse. (Per non parlare poi di "temo i tonti", o di "Tom è tinto").
Naturalmente, nel corso del tempo le varie generazioni di rabbini sono giunte ad un consenso di massima sul significato di ogni frase, che è rispecchiato dalla moderna versione ebraica della Bibbia. Già che c'erano hanno pensato bene di aggiungere anche le vocali, e di staccare le parole. Anche l'occhio vuole la sua parte.
LA GENESI
Se ora noi confrontassimo il testo originale della Behreshit con quello della nostra Genesi, rimarremmo probabilmente di stucco. Che dire, ad esempio, di fronte alla scoperta che il mondo non sarebbe stato creato affatto da "Dio" (singolare maschile), ma da una allegra combriccola di "Dei"? Il termine Elohim infatti, che nella nostra Genesi è tradotto con "Dio", in ebraico è solo plurale, ed è sia maschile che femminile. (Qualcuno ricorda la frase "infelice" di Papa Luciani, che prima di morire volle farci sapere a tutti i costi che "Dio è uomo, ma anche donna"?).
Ci sono altre considerazioni da fare, ma non ho il tempo materiale per riportarle...se qualcuno fosse interessato visiti questo sito:
http://www.luogocomune.net/site/modules/sections/index.php?op=viewarticle&artid=4
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